“OMBRA NON POLVERE” – letto da Giacomo Lilliù

Pubblicato il 5 marzo 1938 sul “Frontespizio” – D’Annunzio era morto il 1° di marzo – il testo corregge, dopo la morte del grande poeta, l’atteggiamento di rifiuto che i giovani hanno nutrito per lui, lui vivente, essendo sempre stati lontani dai suoi stessi eccessi ma nel bisogno ora di far nascere per la sua opera e con fermezza una «nuova condizione di lettura e d’intera interpretazione». [1938]

Giacomo Lilliù, attore, regista e autore. Studia alla Scuola biennale del Teatro Stabile delle Marche e nel 2013 si diploma alla London Academy of Music and Dramatic Art. Collabora con la compagnia MALTE di Osimo (AN) ed è tra i fondatori del gruppo di sperimentazione multidisciplinare Collettivo ØNAR.

 

“L’UNICO BO” – letto da Davide Simonetti

È questo il ritratto, freschissimo e vivo, che l’amico Piero Bargellini ha tratteggiato di Carlo Bo, nel tempo della sua prima giovinezza e della sua prima collaborazione al “Frontespizio”. La timidezza, i silenzi, la vastità delle letture, la scrittura difficile a comprendersi ma già inimitabile, l’approdo alla definizione di «Letteratura come vita», sono gli elementi di questa breve, intensa, amichevole fotografia letteraria del giovane Carlo Bo. [1941]

Davide Simonetti, torinese classe ’93, frequenta la scuola Sergio Tofano di Torino e si diploma presso l’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice. Partecipa nel 2016 a una formazione presso Die Schule der Sozialen Kunst di Witten (Germania) dedicata all’esperienza teatrale come strumento di reinserimento sociale. Con Giulia Bocciero, ha curato la direzione artistica del Caffè Basaglia di Torino.

 

 “FEDERICO GARCIA LORCA” – letto da Giulia Bocciero

«Nello stesso momento inventore e interprete, poeta e lettore della realtà». Questo è il Lorca che Carlo Bo ha fatto conoscere per sempre alla letteratura italiana da tempi lontanissimi, già poco dopo la sua fucilazione ad opera della milizia franchista. Un poeta, Lorca per Bo, che si è trovato «a disegnare poesia così come si respira aria», con «spirito di leggerezza», con una meravigliosa capacità di fusione «fra il semplice, il naturale e l’essenziale». [1976]

Giulia Bocciero, studia canto e pianoforte e si diploma presso l’Atelier Teatro Fisico Philip Radice. È laureata in linguistica e letteratura francese presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Urbino. Ha frequentato il Master Executive di Teatro Sociale di Comunità, progetto Interreg/Alcotra, a cura di Social Community Theatre, Théâtre National de Nice e Compagnia Il Melarancio (2018-2020). Affianco a Davide Simonetti, ha curato la direzione artistica del Caffè Basaglia di Torino.

 

“IL VENTO DEL MONTEFELTRO” – letto da Roberto Mario Danese

È uno dei testi più alti e liricamente ispirati che Bo ha dedicato alla città ducale e all’intero suo territorio, nel tempo del quinto centenario della morte di Federico di Montefeltro. Il colore dei giorni e delle stagioni, la luce diversa di ogni ora, i ritmi del tempo, tra segreto e rivelazione, raccontano qui perché per Carlo Bo Urbino sia divenuta una «città dell’anima». [1982]

Roberto Mario Danese è Professore Ordinario di Filologia classica all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dove insegna anche Letteratura e cinema e dirige il Centro Internazionale di Studi Plautini (CISP). I suoi interessi scientifici riguardano in particolare Plauto, Terenzio e il teatro latino arcaico, l’ecdotica dei testi classici, la didattica e la fortuna dell’antico, l’antropologia del mondo antico, la metrica classica e gli strumenti informatici per lo studio delle discipline umanistiche, la traduzione intersemiotica fra letteratura e cinema.

 

Lettura performativa a cura del Centro Teatrale Universitario Cesare Questa

Da un’idea di Tiziana Mattioli

Direzione artistica di Michele Pagliaroni